sabato 14 novembre 2009

sos lavoro. sciopero della fame

FORMIGINE . E’ ancora alta la tensione alla Sitcar di Casinalbo dove sei operai sono saliti sul tetto e da ormai due giorni restano lì accampati per protesta contro gli annunciati licenziamenti. I sei operai, ieri, hanno anche iniziato lo sciopero della fame mentre il prefetto ribadiva che una trattativa sarebbe stata possibile solo se i sei avessero accettato di scendere a terra. Un segnale positivo è arrivato in serata dalla direzione aziendale che ha aperto su un’ipotesi di cassa integrazione per due anni. (Pag 29)

Un ulteriore tavolo di trattativa tra sindacati e Sitcar è saltato ieri in Prefettura. Questa volta sono stati i sei operai accampati sul tetto a non scendere a patti. E a non scendere neanche dal tetto: l’unica condizione richiesta dalla Prefettura era infatti che desistessero in questa protesta. I sei hanno dichiarato di non fidarsi dell’azienda ed hanno preferito portare avanti la loro protesta secondo i piani: lo sciopero della fame dura già da un giorno. Il sindacalista Antonio Petrillo dichiara: “Mai ho incontrato una situazione simile in tanti anni di lavoro. Speriamo di poter parlare faccia a faccia con i proprietari dell’azienda. Finora il nostro unico riferimento è stato il direttore del personale Ferrari, che è stato convocato a sua volta in Prefettura”.

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