sabato 21 novembre 2009

moschea al poggio?

Dopo una breve parentesi dall’altra parte del Secchia, la questione moschea torna ai mittenti: le associazioni islamiche e il Comune sassolese. Di ospitarla a Sant’Antonino di Casalgrande non se ne parla: a dirlo il sindaco e quasi trecento cittadini. A quale Comune toccherà ora ricevere la patata bollente? L’altra sera i cittadini della frazione di Sant’Antonino di Casalgrande si sono riuniti numerosi presso la sala mensa delle scuole elementari del paese. L’incontro era stato organizzato da un gruppo di abitanti della zona chiamata Poggio 70, dal nome del complesso, ormai fatiscente, che fino a una decina di anni fa ospitava una discoteca ed una piscina molto frequentate. Obiettivo dell’incontro, a cui era stato invitato il sindaco di Casalgrande Andrea Rossi ed i proprietari del complesso di Poggio 70, era fare chiarezza sulla presunta trattativa tra questi ultimi ed una associazione islamica di Sassuolo. L’associazione sassolese sarebbe infatti in cerca di un’area da affittare per farvi sorgere un luogo di culto che dal 15 novembre, con la chiusura della moschea di via Regina Pacis, mancherà completamente alla comunità islamica del distretto ceramico. Rossi si è presentato all’incontro con i cittadini, reduce da un acceso diverbio telefonico con il collega di Sassuolo, Luca Caselli, con l’intenzione di spegnere uno stato d’agitazione che, a parer suo, non aveva motivo d’esistere. "L’amministrazione comunale non può inserirsi in una trattativa privata, - ha puntualizzato il sindaco, - nonostante questo i cittadini devono sapere che la destinazione d’uso prevista dal piano regolatore del 2000 prevede che la zona Poggio 70 possa ospitare solo strutture sportive. Ora, è nostra intenzione prima di tutto procedere al recupero di quell’area dismessa, ingombrante e insicura. Se, col nuovo piano strutturale, si dovesse procedere alla modifica della destinazione d’uso di quell’area, questa diventerebbe residenziale. Pertanto nessun luogo di culto potrà sorgere a Poggio 70 né altrove: né il vecchio piano regolatore né il nuovo piano strutturale lo prevedono". Stop definitivo dunque alla moschea dall’altra parte del Secchia e ora riprenderà la telenovela nel distretto ceramico. - Linda Petracca

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