domenica 25 gennaio 2009

SOMANTICA.mov

SOMANTICA corpi in mostra.
novembre 2008

giovedì 22 gennaio 2009

giusto per non dimenticare la vocazione di questo blog. nato per ricordarmi che credo di voler diventare giornalista. posto un pezzo pubblicato un mesetto fa.
occuparmi di questa vicenda mi ha fatto molto riflettere sul ruolo di giornalistachelavoraperunquotidianolocale.
i quotidiani locali hanno bisogno delle opinioni della gente, per sopravvivere.
quindi, la mossa di marketing che ne consegue è questa: andare a cercare i cittadini insoddisfatti. esasperati. a volte un po' rompicoglioni. a volte viziati, che non hanno un bip da fare. capita di andare a cercare quella persona la cui opinione è sempre, chirurgicamente, evitata da tutti. ma noi la si va a cercare e le si chiede di gonfiare, con il suo parere originale, un palloncino pieno di polvere mediatica.
quando serve: puf. si fa scoppiare il palloncino.
la gente compra il quotidiano.
il giornalista lavora.

oddio. non voglio insinuare che questo sia il caso che descrivo. certo che no. la vicenda di cui mi sono occupata non ha alzato tanta polvere.. semmai un po' di segatura.

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CASTELNUOVO. Proseguono le proteste dei residenti del centro di Montale a proposito dei disagi causati dalla segheria di via San Giuseppe che, con le polveri ed i forti rumori provocati dall’attività di segagione è, secondo l’Arpa, ampiamente fuori regola. L’amministrazione aveva fatto fronte all’esasperazione dei residenti promettendo di raggiungere un accordo con i proprietari. L’accordo doveva essere raggiunto entro la fine di settembre o, in caso contrario, eseguendo l’ordinanza che imponeva all’azienda di fare gli onerosi interventi necessari alla messa a norma dell’attività. Ad oggi, però, il problema continua a manifestarsi ed i residenti denunciano una situazione insopportabile: -Ho contattato il difensore civico del comune di Castelnuovo Rangone, il quale ha assicurato che, in attesa dell’accordo non ancora raggiunto, tra amministrazione e proprietari, almeno i rumori sarebbero diminuiti - spiega Federica Levizzani - l’attività, al contrario, è proseguita come sempre, compreso il livello del rumore. I macchinari sono ancora lì, a cielo aperto, senza un tendone ad evitare che le polveri si disperdano tutt’intorno. E proprio ieri mattina è stata scaricata altra legna-. L’assessore allo sviluppo del territorio Roberto Ori fa sapere che, nonostante il ritardo, la soluzione dovrebbe essere vicina: -Abbiamo raggiunto un accordo, già sottoscritto dai proprietari dell’azienda, che ora attende di essere ratificato dalla giunta comunale-. Stando all’accordo, dal prossimo 31 gennaio la segheria potrà svolgere soltanto attività di commercializzazione della legna nelle dimensioni ridotte dettate dalle norme dell’ambito urbano residenziale. Cesserebbe, quindi, l’attività di segagione, la causa prima dei disagi e delle preoccupazione dei residenti circostanti. L’Assessore Roberto Ori, fa inoltre sapere che, entro ottobre 2009, circa un terzo della superficie attualmente interessata dall’attività sarà acquisita dal Comune e utilizzata per l’allargamento e la sistemazione di Piazza Braglia. A quel punto il privato dovrà occuparsi di bonificare e assestare l’area rimastagli, per renderla compatibile con l’ambito urbano. Alla notizia dell’accordo i residenti commentano: -Visto che finora, nonostante le promesse, non è cambiato nulla, aspettiamo il 31 gennaio nella speranza di vedere un cambiamento nel rispetto di questi nuovi termini-.

sabato 17 gennaio 2009

esiste una operazione matematica che sappia individuare il punto esatto da percorrere per permettere l'esponenziale evoluzione sia della carriera professionale sia di quella accademica?

se esiste, ci cammino sopra. ma vorrei scendere, e riposarmi un attimo le gambe e le spalle e tutti i miei muscoli tesi dall'eterna operazione di equilibrio.

non credo che esista quel punto, su cui credo di camminare.

ma allora: dove sono?!

martedì 13 gennaio 2009

è sempre vero che le donne appena uscite da una relazione importante, o appena buttate fuori da una di queste, rinascono. si reinventano. appaiono subito più belle, fresche, giovani, libere.
anche una delle allenatrici della mia palestra.
uscita finalmente da una relazione lunga e viziata da eccesso di infantilismo romantico e genuino del suo ex compagno.
si è immediatamente liberata dei chili di troppo. senza diete, naturalmente: il dolore da solitudine è un dimagrante universale. ma, passata la crisi iniziale, eccola giovane, magra, con un nuovo taglio di capelli che le cambia la fisionomia. non sembra più lei, anche nei movimenti.
è più simpatica.
è più tra noi.

e gli uomini che vengono lasciati, come reagiscono?

abbandono, birra, sesso, astinenza da doccia e panza in libertà: solo uno stereotipo?

lunedì 12 gennaio 2009

la mia prima PRIMA PAGINA

MAGRETA. Ennesimo agguato notturno in via Marzaglia, al civico 157/ b. Come in un gioco di società, questi banditi sembrano procedere a salti, dopo aver tirato il dado, e colpire a sorte una casa dopo l’altra. Questa volta è toccato alla famiglia Bosco: marito, moglie e figlio piccolo. È successo la notte scorsa in uno degli appartamenti che guardano sull’oasi naturale del Colombarone. E sembra siano arrivati proprio da lì, i ladri. Infatti, la rete che divide l’oasi dalla zona residenziale è stata trovata in pessime condizioni e sulla neve circostante c’erano le impronte di più persone. "Non potevano essere meno di tre o quattro persone, a giudicare dalle manovre che hanno fatto per accedere all’appartamento, che si trova al primo piano", spiega indignato Giuseppe Bosco. I ladri si sono arrampicati fino al balcone ed hanno silenziosamente forzato la finestra. Dopo aver rovistato in alcuni cassetti del soggiorno senza trovare niente, si sono serviti dalla borsetta della signora: 500 euro appena prelevati dalla banca e tutte le chiavi. Così, senza disturbare chi dormiva al piano superiore, si sono diretti al garage, per scappare con l’automobile che vi si trovava dentro. "Siamo stati svegliati da un vicino che, tornato stamattina presto, ci ha avvisati del garage aperto - racconta la moglie - In casa non manca nulla. Hanno lasciato i cellulari e la televisione. La zona notte, che si trova di sopra, non l’hanno neanche considerata, per fortuna". Per fortuna, perché l’ultimo furto, compiuto solamente dieci giorni fa a Magreta, sempre in via Marzaglia, è degenerato in una rapina violenta che non ha risparmiato nessuno. I vicini sono dell’opinione che si tratti dello stesso gruppo. "Ma perché proprio noi? - si chiede la signora Bosco, - Abitando in un condominio pensavamo di essere più al sicuro di altri. E poi non siamo ricchi…". I carabinieri di Sassuolo, seguiti da quelli di Formigine, sono sopraggiunti tempestivamente per fare tutti i rilevamenti del caso. La signora: "aspettiamo di sapere qualcosa di più. Ci hanno dato motivo di sperare nel ritrovamento della macchina". Il quartiere tremerà per qualche giorno, prima di tornare alla normalità. "Siamo costretti a munirci di inferriate e sistema di allarme" - fa sapere Giuseppe Bosco - eccoci al paradosso: noi cittadini dobbiamo chiuderci in gabbia e loro sono fuori, liberi di andare di casa in casa".

mercoledì 7 gennaio 2009

signori e signore, ieri ho racimolato la più alta paga giornaliera da quando lavoro come collaboratrice della gazza: 11 euro!!
ebbene sì: sette foto e un articolo. un intero pomeriggio a rincorrere i pochi abitanti di magreta che si avventuravano per un paese deserto, in un giorno di festa e freddo. le foto a chi di loro si distraeva, la corsa a casa per scrivere entro le 19.00.

11 euri...

per fortuna (?) che ho preso a dare lezioni ad un bimbo un po' dis-grafico di formigine. mi faccio pagare dieci euro all'ora e lo vedo una volta alla settimana. mi sento una ladra perchè sua madre, per mantenere due figli, fa le pulizie. ma, in fondo, quel bimbo ha bisogno di aiuto e dubito che una "vera" insegnante si farebbe pagare così poco.

insomma: sopravvivo con 25 euro alla settimana.
ancora una anno e mezzo e le cose cambieranno, forse.
a volte è difficile credere ad un futuro brillante!

lunedì 5 gennaio 2009

sintomi di crisi a modena

decido di postare un articolo mai pubblicato. l'ho scritto quando, questa primavera, cominciavano a farsi sentire i primi sintomi di collasso del sinsema economico "all'occidentale".

mi dispiaceva affidare il pezzo alla memoria fallace del mio vecchio computer e quindi... eccolo alla luce.

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La nostra bella cittadina, come sappiamo, non è risparmiata dalla crisi economica. Vediamo calare produzione e domanda ed aumentare i prezzi dei beni di consumo. È “solo” la naturale conseguenza del rincaro d’una fonte d’energia che comincia ad esaurirsi a livello mondiale?
"La corsa dei prezzi del petrolio ha indotto l'accelerazione della componente energetica, mentre gli alimentari riflettono le forti sollecitazioni provenienti dalla filiera cerealicola". Non bisogna però allarmarsi troppo, raccomanda l’Assessore alle Politiche Economiche del Comune di Modena: "l'economia funziona a cicli, vi sono momenti di espansione e fasi di contrazione. Ora stiamo assistendo ad una fase di contrazione in cui l'inflazione sta aumentando, trascinata dall'ascesa del prezzo del petrolio, ma possiamo evitare quello che abbiamo sperimentato negli anni settanta investendo di più in quelle tecnologie che ci permettono di risparmiare sulla domanda di materie prime e di aumentare l'offerta di energia rinnovabile". Inoltre l'inflazione a Modena risulta essere nel complesso di due punti percentuali, e addirittura di cinque nel comparto alimentare, più bassa rispetto alla media nazionale".

Non gridiamo al lupo, dunque. Indubbiamente, però, il fenomeno non deve essere sottovalutato. L’importanza di ridurre la dipendenza dal petrolio la conoscevamo anche prima che il panico da “esaurimento scorte” fosse all’ordine del giorno, almeno da quando sappiamo che il suo utilizzo produce inquinamento. A questo punto, forse, è il momento di chiedersi se non è il caso di considerare l'aumento del prezzo del greggio come un'“occasione”: l'occasione di non aver altra scelta, se non quella di investire sulla diversificazione delle fonti d’energia, sul risparmio energetico, sulla ricerca e sull'innovazione di fonti alternative rinnovabili. Per quanto riguarda la cosiddetta “energia del futuro” la Provincia di Modena dimostra una certa apertura mentale. Inoltre "il Comune di Modena" rivela l’Assessore Prampolini, "è da tempo attivo nella riduzione dei consumi energetici e leader in progetti nazionali ed europei sulla sostenibilità, ha promosso progetti di investimento su opere pubbliche ed attivato finanziamenti pubblici. Modena nel 2007 ha approvato un Piano Energetico Comunale con una parte consistente dedicata ad azioni per il risparmio energetico, per l’uso delle rinnovabili, per la sostenibilità urbana e per la promozione dell’edilizia biocompatibile e della certificazione energetica nelle costruzioni". Il numero di progetti già realizzati, tra scuole e strutture sportive, che utilizzano energia solare termica e fotovoltaica, è considerevole. Anche tra le aziende c’è grande fermento per quanto riguarda il tema dell’energia alternativa. "Prendiamo il fotovoltaico: molte aziende lo usano e lo useranno, ma solo finché sarà sovvenzionato, in quanto il suo costo è ancora superiore a quello degli idrocarburi", afferma Dino Piacentini, presidente dell’Apmi Modena, la quale, con il servizio SicurApi, dà consulenza alle imprese anche in materia di normative ambientali. Nell’ultimo anno, inoltre, il Comune di Modena ha attivato convenzioni/protocolli per la sperimentazione di progetti con utilizzo di energia geotermica e sta sviluppando progetti sperimentali per l’utilizzo di energie alternative quali l’eolico sull’Appennino. Tutto questo lascia ben sperare, ma lo si può considerare poco più di un buon inizio alla luce dell’ambizioso obiettivo di raggiungere, entro il 2010, una riduzione dell’1% nelle emissioni di gas serra rispetto al 1990. Considerato che nel decennio 1990-2000 le emissioni di gas climalteranti sono, invece, aumentate dell’8,8%, "c’è bisogno di scelte drastiche in termini di cambiamento dei modelli di vita della società modenese". È ancora l’Assessore del Comune di Modena a suggerire due linee principali di intervento: " un attento risparmio energetico e la diminuzione delle emissioni di CO2 da parte del sistema, a parità di funzione/servizio messo a disposizione, grazie alla produzione di energia e servizi con sistemi a minore impatto sull’ambiente". Per quanto riguarda il settore secondario, permane lo spettro dei costi industriali. "Le industrie sono interessate a cercare energia al più basso costo possibile ed a costare meno per il processo industriale sono ancora gli idrocarburi. Bisogna prendere atto che l’energia a basso costo non esisterà più, quindi è prioritario limitarne le perdite". In qualche modo, insomma, energia fa rima con responsabilità ed anche con risparmio e sostenibilità: le parole che devono guidare la condotta delle aziende e dei cittadini, per onorare un nuovo patto con l’ambiente in cui viviamo. (l.p.)

venerdì 2 gennaio 2009

sto vivendo successi professionali, universitari, sentimentali e perfino artistici... in potenza.
quindi non si può neanche dire che io li stia vivendo.
ne assaggio le possibilità. senza assaporarle.

questo stato "in potenza"...
sento che mi sta mandando in corto circuito.