giovedì 22 gennaio 2009

giusto per non dimenticare la vocazione di questo blog. nato per ricordarmi che credo di voler diventare giornalista. posto un pezzo pubblicato un mesetto fa.
occuparmi di questa vicenda mi ha fatto molto riflettere sul ruolo di giornalistachelavoraperunquotidianolocale.
i quotidiani locali hanno bisogno delle opinioni della gente, per sopravvivere.
quindi, la mossa di marketing che ne consegue è questa: andare a cercare i cittadini insoddisfatti. esasperati. a volte un po' rompicoglioni. a volte viziati, che non hanno un bip da fare. capita di andare a cercare quella persona la cui opinione è sempre, chirurgicamente, evitata da tutti. ma noi la si va a cercare e le si chiede di gonfiare, con il suo parere originale, un palloncino pieno di polvere mediatica.
quando serve: puf. si fa scoppiare il palloncino.
la gente compra il quotidiano.
il giornalista lavora.

oddio. non voglio insinuare che questo sia il caso che descrivo. certo che no. la vicenda di cui mi sono occupata non ha alzato tanta polvere.. semmai un po' di segatura.

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CASTELNUOVO. Proseguono le proteste dei residenti del centro di Montale a proposito dei disagi causati dalla segheria di via San Giuseppe che, con le polveri ed i forti rumori provocati dall’attività di segagione è, secondo l’Arpa, ampiamente fuori regola. L’amministrazione aveva fatto fronte all’esasperazione dei residenti promettendo di raggiungere un accordo con i proprietari. L’accordo doveva essere raggiunto entro la fine di settembre o, in caso contrario, eseguendo l’ordinanza che imponeva all’azienda di fare gli onerosi interventi necessari alla messa a norma dell’attività. Ad oggi, però, il problema continua a manifestarsi ed i residenti denunciano una situazione insopportabile: -Ho contattato il difensore civico del comune di Castelnuovo Rangone, il quale ha assicurato che, in attesa dell’accordo non ancora raggiunto, tra amministrazione e proprietari, almeno i rumori sarebbero diminuiti - spiega Federica Levizzani - l’attività, al contrario, è proseguita come sempre, compreso il livello del rumore. I macchinari sono ancora lì, a cielo aperto, senza un tendone ad evitare che le polveri si disperdano tutt’intorno. E proprio ieri mattina è stata scaricata altra legna-. L’assessore allo sviluppo del territorio Roberto Ori fa sapere che, nonostante il ritardo, la soluzione dovrebbe essere vicina: -Abbiamo raggiunto un accordo, già sottoscritto dai proprietari dell’azienda, che ora attende di essere ratificato dalla giunta comunale-. Stando all’accordo, dal prossimo 31 gennaio la segheria potrà svolgere soltanto attività di commercializzazione della legna nelle dimensioni ridotte dettate dalle norme dell’ambito urbano residenziale. Cesserebbe, quindi, l’attività di segagione, la causa prima dei disagi e delle preoccupazione dei residenti circostanti. L’Assessore Roberto Ori, fa inoltre sapere che, entro ottobre 2009, circa un terzo della superficie attualmente interessata dall’attività sarà acquisita dal Comune e utilizzata per l’allargamento e la sistemazione di Piazza Braglia. A quel punto il privato dovrà occuparsi di bonificare e assestare l’area rimastagli, per renderla compatibile con l’ambito urbano. Alla notizia dell’accordo i residenti commentano: -Visto che finora, nonostante le promesse, non è cambiato nulla, aspettiamo il 31 gennaio nella speranza di vedere un cambiamento nel rispetto di questi nuovi termini-.

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