mercoledì 16 settembre 2009

viaggio a gliangeli

quanta pioggia.
otto non vedeva la strada e non vedeva il cielo. solo un muro di luci impazzite riflesse dall'asfalto bagnato.
alle 7.30 quella maledetta strada per Bologna rigurgitava lavoratori diretti a Modena.
otto guidava con gli occhi stretti e la mente attenta, per arrivare sana e salva all'aeroporto.

elle: -metto un po' di musica?-

8: "NO!"

elle: -posso cantare?-

8: "NO! mi distrai!"
"però puoi appoggiare la tua mano dove la tenevi prima"

il caldino della mano sinistra di elle sulla mia coscia destra era all'improvviso importante.

"EH! però stai fermo che mi distrai. fermissimo."

arrivati a bologna otto parcheggiava in divieto, pur di non doversi arrampicare con la sua vetturina per una salita che le faceva sudare freddo ogni volta, chissàperchè.

mentre guardo elle raggiungere il suo gate penso che potrei farmici la doccia con le lacrime che si stanno precipitando dalle mie guance. per fortuna ho gli occhiali e un cespuglio di capelli che mi nascondono i pensieri.
ecco che posso soffiare un bacino di rassicurazione ad elle, senza fargli sapere che le dighe hanno ceduto.

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