domenica 27 settembre 2009

Il «grazie» di Formigine a tutte le badanti

FORMIGINE. E’ stata un successo la prima festa delle badanti organizzata nel modenese che si è tenuta a Formigine. Il Comune ha tentato questo esperimento con risultati positivi, soprattutto grazie al lavoro dei volontari dell’Avis e dei Zingher dal Tabar. La festa delle badanti, inserita nel calendario del 38º Settembre Formiginese, ha avuto luogo a Villa Benvenuti, sede della Casa delle associazioni di Formigine. Qui, nell’arco di un’intera giornata, oltre cento collaboratrici famigliari, di più parti dell’est europeo, hanno potuto incontrarsi, conoscersi, ma soprattutto farsi conoscere. Infatti, come ha ricordato l’assessore all’Immigrazione-Integrazione Renza Bigliardi, "di queste donne, generalmente sposate, istruite e con una buona conoscenza della lingua italiana, troppo spesso non approfondiamo le storie personali. Storie fatte anche di enormi sacrifici, non da ultimo l’abbandono di casa e affetti". I dati dell’ufficio anagrafe del Comune informano che a Formigine ne risiedono circa 500 e la festa è divenuto il riconoscimento di una presenza importante, se non indispensabile per tante famiglie. La festa ha avuto pochi semplici ingredienti: gnocco fritto, tigelle, porchetta, vino, musica dal vivo con la cantante Milly Ferrari. A mezzogiorno la tavola era già imbandita e almeno un centinaio di signore prendevano posto, assieme ad alcuni volontari. Alle 14 anche molti italiani sono stati coinvolti nell’allegria della situazione. Poi musica e balli fino a sera. Nell’arco di tutta la giornata almeno duecento persone hanno preso parte alla festa. Un evento riuscito nonostante le nuvole minacciose che a tratti scaricavano acqua sul tendone allestito per l’occasione. Anche il sindaco Richeldi ha fatto la sua comparsa nel pomeriggio, assieme all’assessore Bigliardi. "Visti i risultati - ha detto il sindaco - cercheremo di ripetere iniziative di questo genere e di fare della festa delle badanti un appuntamento annuale". All’assessore è stata consegnata in regalo una bambola con tipici abiti russi, per ringraziare della considerazione e dell’opportunità di svago resa alle collaboratrici famigliari del comprensorio di Formigine. Grande accoglienza, poi, per don Gregorio Colosio, della parrocchia di San Pietro di Modena, colui che per primo nel Modenese ha saputo aiutare centinaia di donne in cerca di lavoro ed altrettante famiglie bisognose di assistenza per i propri cari. Tante collaboratrici famigliari, che oggi possono mantenere dignitosamente la propria famiglia a distanza, hanno fatto cerchio attorno a don Gregorio per ricordare con lui i primi, critici giorni a Modena, quando ancora non sapevano una parola di italiano e possedevano solo i vestiti che indossavano.

Nessun commento: