lunedì 21 dicembre 2009

Ahmed, finalmente italiano con la colletta degli amici

Ahmed Abbal 18 anni, studente del Corni professionale, ieri pomeriggio ha completato il percorso per ottenere la cittadinanza italiana. Sono almeno trenta all’anno i diciottenni, a Modena, che per raggiungere questo scopo devono dimostrare di avere sempre risieduto in Italia. Ahmed ha dovuto anche versare 200 euro, come previsto dal “pacchetto sicurezza” del luglio scorso. Ahmed Abbal è figlio di genitori marocchini, di Casablanca, ma è nato ad Agrigento e si è trasferito a Modena nel 1998, dopo la morte del padre. La storia dei suoi genitori è quella di molti immigrati della loro generazione: il signor Abbal fa un lungo viaggio per fare il venditore ambulante, mentre la moglie rimane nel paese d’origine. Dopo alcuni anni avviene il ricongiungimento famigliare, nascono tre figli, tra cui Ahmed. L’inserimento a scuola non è traumatico: "Ho sempre avuto la fortuna di incontrare insegnanti intelligenti - racconta il ragazzo - non si può dire la stessa cosa per i miei genitori. Loro hanno conosciuto l’Italia negli anni 80, e si respirava un clima di rifiuto. Inoltre appartenevano ad un’altra cultura, mentre io conosco meglio le tradizioni italiane di quelle marocchine". Cosa cambierà adesso? "Molte cose, soprattutto a livello giuridico. Senza la cittadinanza si è molto limitati, ad esempio in ambito lavorativo e universitario, non si possiedono gli stessi diritti degli altri a prescindere da quanto ti stia a cuore la tua città e il tuo Paese. E poi adesso potrò liberarmi della sensazione di rifiuto che ricevevo da parte della società. Mi chiedevo: cosa sono io per lo Stato? Ho sempre odiato sentirmi dire che mi dovevo integrare. Io sono andato a scuola qui, ho studiato la storia italiana e faccio parte di una associazione che promuove la cittadinanza attiva. Forse ero più integrato di molti diciottenni italiani". Come sei entrato in contatto con Animatamente? "Nel 2006 ho cominciato a frequentare un centro di aggregazione vicino a Vaciglio, lì ho conosciuto l’Associazione, con la quale ho fatto un viaggio sulla legalità a Locri, in Calabria, e continuo a collaborare". I volontari di Animatamente, rete educativa territoriale del Centro di Pastorale Giovanile della diocesi di Modena-Nonantola, erano presenti numerosi ieri, nell’Ufficio del sindaco, durante l’atto ufficiale, e si son impegnati a versare 7 euro ciascuno per contribuire al tributo che Ahmed era tenuto a versare "per acquistare formalmente la cittadinanza che di già esercita appieno - hanno scritto in una lettera - Noi riteniamo il tributo vessatorio e lasciamo a carico di Ahmed l’importo di 25 euro, quale cifra simbolica della sua assunzione di impegno ad entrare ufficialmente a far parte della nostra Repubblica". "E’ molto triste scoprire che per lo Stato la cittadinanza ha un valore strettamente economico", ha commentato Ahmed in merito.

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