mercoledì 23 dicembre 2009

martedì 22 dicembre 2009

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MA IO STO MAAAAAAALE!





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LILLI, MAMMA DI SHARK, CERCA AIUTO

VIGNOLA. Una madre lacerata dal dolore per la perdita, nel 1991, del figlio diciannovenne, ora anche vedova, da anni attende gli arretrati della pensione privilegiata di reversibilità spettante al marito dopo la morte del ragazzo. Shark, 19 anni, morì in un incidente automobilistico con altri tre amici che, come lui, prestavano servizio di leva presso la brigata alpina Cadore da soli 15 giorni. Era la sera del 16 settembre 1991 e Andrea Benassi, bolognese, Vincenzo Tarozzi di Nonantola, Riccardo Fini di Marano e Shark Mermet di Vignola tornavano da una libera uscita alla Caserma “Salsa” degli alpini di Belluno, quando persero il controllo della macchina, un’Alfa 75, trovando morte immediata. "Un dolore assoluto è calato sulla mia famiglia - racconta la madre di Shark, Liliana Colombi - Dopo alcuni anni passati nella tristezza e nell’angoscia anche mio marito è morto, ha lasciato me e le nostre due figlie. Era distrutto dal cancro, con le difese immunitarie annientate. Lui aveva progetti lavorativi che includevano Shark in campo metalmeccanico, ma dopo la sua morte si era lasciato andare. Siamo rimaste sole a gestire il dolore e i problemi economici. In queste condizioni di estrema difficoltà ho scoperto che mi spettava un indennizzo. Varie volte ho esposto le mie ragioni alle autorità competenti e ho presentato tutti i documenti richiestimi, ma nessuna risposta positiva e nessuna sensibilità è stata rivolta al caso. Le mie pratiche sono state respinte. Ho capito che non c’è la volontà di aiutarmi. Ma come si può abbandonare così una madre? Come si può pensare che all’epoca dei fatti io, abbandonata al dolore profondo della mia perdita, pensassi a informarmi se avevo diritto ad una pensione? Noi, allora, pensavamo solo a sopravvivere! Avrebbero dovuto dirmelo loro: lo Stato, chi aveva chiamato mio figlio alla leva... A causa di un ritardo nell’adempimento di pratiche burocratiche o della mia non conoscenza dei tecnici e della burocrazia del ministero della Difesa, mi trovo abbandonata dallo Stato". Liliana Colombi ora ha 62 anni, da Vignola si è trasferita a Novara, cerca di mantenersi facendo i lavori più diversi e paga l’affitto con grandi difficoltà. "All’epoca della tragedia abitavamo a Vignola. Il mio Shark è seppellito lì e se non troverò una soluzione abitativa definitiva non potrò farlo trasferire vicino a me: il mio desiderio più grande. Da agosto la mia auto ha smesso di funzionare così non posso più raggiungerlo come prima. Ma anche quest’anno, farò il mio albero di Natale per lui. Durante le feste il senso di mancanza diventa così forte che io e le mie figlie finiamo per non veder l’ora che finiscano. I danni psicologici che la mia famiglia ha subìto sono grandi. Solo ora, nel vero momento del bisogno, trovo il coraggio di uscire dal mio dolore e sto cercando il modo per sollecitare la giusta liquidazione della pratica" .

lunedì 21 dicembre 2009

Ahmed, finalmente italiano con la colletta degli amici

Ahmed Abbal 18 anni, studente del Corni professionale, ieri pomeriggio ha completato il percorso per ottenere la cittadinanza italiana. Sono almeno trenta all’anno i diciottenni, a Modena, che per raggiungere questo scopo devono dimostrare di avere sempre risieduto in Italia. Ahmed ha dovuto anche versare 200 euro, come previsto dal “pacchetto sicurezza” del luglio scorso. Ahmed Abbal è figlio di genitori marocchini, di Casablanca, ma è nato ad Agrigento e si è trasferito a Modena nel 1998, dopo la morte del padre. La storia dei suoi genitori è quella di molti immigrati della loro generazione: il signor Abbal fa un lungo viaggio per fare il venditore ambulante, mentre la moglie rimane nel paese d’origine. Dopo alcuni anni avviene il ricongiungimento famigliare, nascono tre figli, tra cui Ahmed. L’inserimento a scuola non è traumatico: "Ho sempre avuto la fortuna di incontrare insegnanti intelligenti - racconta il ragazzo - non si può dire la stessa cosa per i miei genitori. Loro hanno conosciuto l’Italia negli anni 80, e si respirava un clima di rifiuto. Inoltre appartenevano ad un’altra cultura, mentre io conosco meglio le tradizioni italiane di quelle marocchine". Cosa cambierà adesso? "Molte cose, soprattutto a livello giuridico. Senza la cittadinanza si è molto limitati, ad esempio in ambito lavorativo e universitario, non si possiedono gli stessi diritti degli altri a prescindere da quanto ti stia a cuore la tua città e il tuo Paese. E poi adesso potrò liberarmi della sensazione di rifiuto che ricevevo da parte della società. Mi chiedevo: cosa sono io per lo Stato? Ho sempre odiato sentirmi dire che mi dovevo integrare. Io sono andato a scuola qui, ho studiato la storia italiana e faccio parte di una associazione che promuove la cittadinanza attiva. Forse ero più integrato di molti diciottenni italiani". Come sei entrato in contatto con Animatamente? "Nel 2006 ho cominciato a frequentare un centro di aggregazione vicino a Vaciglio, lì ho conosciuto l’Associazione, con la quale ho fatto un viaggio sulla legalità a Locri, in Calabria, e continuo a collaborare". I volontari di Animatamente, rete educativa territoriale del Centro di Pastorale Giovanile della diocesi di Modena-Nonantola, erano presenti numerosi ieri, nell’Ufficio del sindaco, durante l’atto ufficiale, e si son impegnati a versare 7 euro ciascuno per contribuire al tributo che Ahmed era tenuto a versare "per acquistare formalmente la cittadinanza che di già esercita appieno - hanno scritto in una lettera - Noi riteniamo il tributo vessatorio e lasciamo a carico di Ahmed l’importo di 25 euro, quale cifra simbolica della sua assunzione di impegno ad entrare ufficialmente a far parte della nostra Repubblica". "E’ molto triste scoprire che per lo Stato la cittadinanza ha un valore strettamente economico", ha commentato Ahmed in merito.

venerdì 18 dicembre 2009

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non ho fatto in tempo a lamentarmi per il fatto che il mio conto corrente è sottovuoto..

.. domani mi ritrovo sbattuta in una profumeria infiocchettata per natale. con tacchi alti e pantaloni a risucchio. da domani, e fino al 25, vendo profumi per uomo. ho trovato questo lavoretto nello spazio di un passaparola fra due amiche.

mi scappa da sorridere. chissà cosa combinerò.


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domenica 13 dicembre 2009

vaccino

mi sto informando sul vaccino dell'influenza A.
in breve quello che ho scoperto è che sono di più le cose che non si sanno di quelle che si sanno, soprattutto per quanto riguarda i possibili effetti collaterali.

un pediatra mi dice che anche ai corsi di aggiornamento non sanno dare indicazioni su quale tipo di effetto questo vaccino possa avere;

un amico ha preso l'influenza anche da vaccinato;

mentre ad una bimba di formigine si è girato un occhio;

a baggiovara girano voci sui danni che esso provocherà nel giro di alcuni anni;

c'è chi parla di malattie autoimmuni;

una ragazza della provincia di modena ha avuto un aborto spontaneo... e non è l'unica;

mio nonno è stato male;

molti anziani hanno avuto tachicardia, asma, febbre...

per adesso questo è quello che ho raccolto. voglio andare avanti. mi aiuti?

sabato 12 dicembre 2009

Ladri in una villetta, spariscono i gioielli

FORMIGINE. Sono entrati forzando la porta sul retro e si sono diretti verso la zona notte della villetta, i ladri che lunedì sera, presumibilmente verso le 19, hanno derubato la famiglia Ghini in via Barbieri, a Magreta. La camera da letto dei coniugi è stata messa sottoquadro, le altre stanze della casa non rivelano tracce di passaggio. Nemmeno la cameretta del figlio piccolo è stata toccata, anche se sarebbe stato verosimile dal momento che i ladri hanno portato via, insieme all’oro della famiglia, un grosso pacco regalo. Proprio così, Alberto Ghini ieri avrebbe regalato uno scivolo giocattolo al figlio di un collega di lavoro, ma quando è tornato a casa con la moglie lunedì sera ha trovato solo l’incarto colorato. Nessun’impronta di scarpe né altre tracce. "Per fortuna eravamo fuori a cena - racconta il capofamiglia - a trovare la porta aperta è stata mia moglie, che li avrebbe incontrati se non avesse allungato la strada per accompagnare a casa un’amica. L’ho raggiunta solo dopo aver lasciato mio figlio a dormire dalla nonna. Era molto agitato". Poi sono arrivati i carabinieri di Formigine. "Abbiamo trascorso una notte da incubo, accovacciati sul divano contro la porta, che non si chiudeva". E’ almeno la terza casa violata dai ladri in due anni, nell’angolo fra via Barbieri e via Ferraguti, senza dimenticare che pochi giorni fa è stato rubato l’incasso della tabaccheria di via Don Franchini.

sabato 5 dicembre 2009

il cannibalismo della comunicazione

Ci arrabbiamo, forse, quando di una notizia davvero importante non rimane traccia da un giorno all'altro sui giornali, i telegiornali, le radio? alcuni di noi sì, ma poi siamo distratti da altre notizie (o sono merci?) che annullano lo spazio di riflessione critica su quello che sta succedendo. Non possono esserci né visione di insieme né profondità di analisi in un presente assoluto in cui è negata la dimensione della storicità, della consequenzialità, della memoria.
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si cresce o si cambia?

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mercoledì 2 dicembre 2009

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ci sono tante cose di cui vorrei scrivere. e mai come in questi giorni vorrei abbracciarle tutte e nello stesso tempo essere in 5 posti diversi (è l'effetto che ti fa un seminario di giornalismo di qualità -sta a voi decidere se qualità si riferisce a giornalismo o a seminario-).

maadessono.

adesso non posso scrivere perchè elaboro. e mentre elaboro quello che ho vissuto e quello che sta accadendo. mentre cerco informazioni sugli effetti collaterali del vaccino contro l'influenza A. mentre tutto...

ho bisogno di dipingere. per sgrovigliare una matassa di emozioni argillose.

sono sentimentalmente nella merda.

l'hodetto.