giovedì 25 dicembre 2008

durante il pranzo di natale, le signore di tre famiglie diverse, imparentate da quando l'anno scorso mio zio s'è sposato, hanno intrapreso uno di quei discorsi un po' grotteschi che funzionano come il gioco della dama. si, insomma... uno comincia raccontando un aneddoto schifoso e gli altri presenti, a turno e per associazione, ne raccontano altri, ancora, ancora e ancora. si finisce puntualmente in qualche altro luogo discorsivo che le menti umane, giocando, hanno deciso di raggiungere senza informarne gli ospiti.
bene.
il primo aneddoto, buttato sulla tavola imbandita, riguardava un poveretto in guerra che, non avendo nulla da mangiare, s'era cucinato un topo bello cicciotto.
tra smorfie e cenni di comprensione il discorso ha preso in causa molti altri animali. i serpenti, le cavallette, i vermi che sono ricchi di proteine...

la mia cara bisnonna, che la seconda guerra mondiale l'ha vissuta tutta, salta su: a me hanno cucinato un gatto.
la carne è simile al coniglio, ma le ossa sono più bianche. beh, mi hanno cotto anche dei topi...
ma i gatti... ah, i gatti sono una cannonata!!

1 commento:

Stefano Bellentani ha detto...

i parenti sono tutti uguali.......

complimenti per il blog,
-S-

il mio http://ioelinter.blogspot.com e come si evince dal nome non è generalista ma assai specifico!