lunedì 15 novembre 2010

www.formizine.it

"vieni via con me" scorre, in tv. ho il volume al massimo, perchè mi sembra giusto e doveroso e anche piacevole, ascoltare le parole di saviano. ma c'è qualcosa di più urgente e vivace che anima i miei pensieri e un po' anche le terminazioni nervose di tutto il mio corpo, quindi non riesco davvero ad ascoltare saviano. posso alzare ancora il volume? non serve...

sul tavolo ci sono biscotti di pasta frolla, chinotto, salatini, birre, patatine (ah, no, quelle sono finite), mandorle salate, frutta. le briciole di una riunione fra cinque ragazzi che non si conoscevano fino a un paio di settimane fa. stiamo costruendo qualcosa insieme e siamo emozionati. e talmente pieni di idee che non riusciamo ad aprire un pensiero senza cominciarne altri, infiniti. ci mangiamo le parole perchè c'è troppo da dire e non abbiamo ancora trovato il modo per dirle tutte insieme... "bisogna fare ordine, ragazzi, di cosa stavamo parlando?" ah, sì, è vero, andiamo con ordine sennò finiamo per non concludere nulla...!

la frenesia che mi impedisce di ascoltare saviano è quell'energia saltellante che riempiva questa riunione prima che ve ne andaste, ragazzi. erano le 21.45 e parlavamo dalle 16.30. vi guardavo e pensavo a quante cose belle e importanti potete fare insieme. c'è la paura che qualcuno si stanchi prima degli altri e, insieme, il timore che ci facciamo prendere troppo dalle nostre stesse potenzialità, rischiando di bruciarle in un fuoco artificiale di cui rimarrebbe solo la puzza di fumo. ma l'immagine dell'alle, che non riesce a stare ferma neanche lei, con quella frenesia e gli occhioni spalancati "ma stiamo facendo una cosa bellissima! coinvolgetemi! fatemi fare qualcosa di utile, non vedevo l'ora di far parte di un progetto così! e se ne parlo con la mia professoressa? e se faccio il tirocinio con voi?"

scrivo perchè vorrei dire, adesso, mentre lo sento, che sta nascendo qualcosa di importante. ma le briciole di patatine dicono che è già nato.

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