domenica 7 novembre 2010

Lorella, Loredana, Giovanna

Allargare lo spazio di discussione tra le donne.
Nascono, su www.ilcorpodelledonne.net di Lorella Zanardo, tre forum: “Nascono dall’esigenza di dare continuità ad alcuni dibattiti interessanti che rischiavano di perdersi tra i molti commenti che arrivano al blog, - spiega Lorella, - Tre i temi di discussione: il primo intende fornire uno strumento di valutazione dei proprio messaggi pubblicitari alle aziende sensibili alla propria reputazione. Nel forum si raccolgono esempi positivi e negativi di campagne di comunicazione che utilizzano l’immagine della donna. Un secondo ed un terzo forum sono dedicati rispettivamente alle ragazze ed agli uomini.



Coinvolgere gli uomini, appunto.
Giovanna Cosenza, dalle pagine di http://www.giovannacosenza.wordpress.com/ mette in chiaro che “la questione delle donne non riguarda solo le donne, ma gli uomini e tutti i generi sessuali”. Eppure l’appello di Repubblica ha attirato solo pochissimi uomini. Ed è stato lanciato solo da tre donne. “E gli altri generi? Vogliamo chiusure, ghetti, barriere? Vogliamo riprodurre gli errori del femminismo storico?”. Il femminismo delle strade, abbiamo detto, non funziona più. In passato erano sempre e solo le donne a marciare per i loro diritti. Oggi sono meno di allora e più disilluse. La crisi di quel modello di ribellione deve essere equilibrata dalla consapevolezza che “Il problema delle diseguaglianze di genere, - continua Giovanna, - appartiene a tutti, non solo alle donne. Lo dimostra il report annuale del World Economic Forum: in tutti i paesi del mondo c’è una stretta correlazione fra alto grado di diseguaglianza fra i sessi e scarso sviluppo economico”. E allora abbasso le marce e i collettivi esclusivamente femminili se questo significa aprire la strada del dialogo tra i sessi e fare propri nuovi strumenti di battaglia.



Non solo discutere ma agire!
Alle giovani donne come Magdalena, che non vogliono stare con le mani in mano, Loredana Lipperini dice: “Guardatevi intorno. Unite dieci amiche, fate un elenco di temi da discutere, rivedetevi e diventate venti. Formate uno, due, dieci gruppi. Scrivete agli autori televisivi, al giurì della pubblicità, ai giornali. Non bisogna scoraggiarsi: per costruire nuove narrazioni ci vogliono anni. Purtroppo, la manualistica ci illude con “smetto di fumare in dieci giorni, dimagrisco in due, cambio vita in uno”. Non funziona così. Bisogna scrivere storie nuove. Abbiamo bisogno di questo!”.


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