sto conducendo una serie di interviste sulle "speranze dei giovani modenesi riguardo al futuro", su come le loro speranze ricadono sulla "prossima mossa da fare", su quanto i desideri siano vissuti come utopie oppure obiettivi realizzabili, sul modo in cui i rapporti di potere indirizzano le speranze o le sviliscono.
un appunto: in linea di massima preferisco condurre interviste faccia a faccia, invece questa volta, per motivi di tempo, mi sono vista costretta a mandare una pioggia di mail con domande a cui rispondere.
so per esperienza che rispondere a domande che riguardano la propria sfera personale e lavorativa è un po' come scrivere un curriculum vitae: noioso e frustrante.
invece, con mio grande stupore e soddisfazione, su quattro interviste spedite, quattro sono tornate e in due di queste c'è un appunto a piè di pagina, che dice sostanzialmente questo:
- rispondere a domande sul mio percorso e sul futuro mi è servito. grazie di avremi fatto questa intervista.
credo che questa frase sia più significativa della somma di tutte le interviste. parla di incertezza per il futuro e di una certa ansia.
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