sabato 7 giugno 2008

il successo di NODE


Venerdì 6 e sabato 7 giugno Palazzo Santa Margherita ha attirato a sé molti giovani modenesi ammiccando con sonorità insolite e luci fluo che le donavano un’aurea di misticismo. La nostra galleria civica si è rivelata la location ideale per promuovere la virtuosa contaminazione tra arte visiva, musica e nuove tecnologie che ha animato NODE: festival internazionale di musica elettronica e live media. Il pomeriggio di venerdì ha introdotto il festival con: “NetLabels e Creative Commons”, una conferenza che ha portato all’attenzione del pubblico il tema del diritto d’autore nell’era della riproducibilità. Hanno partecipato il direttore artistico di NODE, Filippo Aldovini, il musicista, giornalista e animatore radio Fabio Battistetti, il musicista Giuseppe Cordaro e l’esperto di contenuti open sorse Andrea Zanni. Durante il pomeriggio di ieri Claudio Sinatti, artista di successo, sempre alle prese con l’interazione fra musica e video, ha incontrato il pubblico.
Ma lo spettacolo è iniziato puntuale alle 21.30 sia venerdì che sabato sera: i musicisti e performers italiani, tedeschi, francesi, giapponesi e norvegesi si sono esibiti nelle loro sperimentazioni creative, fra musica, video sound design e arti elettroniche per oltre quattro ore. La galleria civica è dunque rimasta accessibile, luminosa e vibrante fino alle 2.00 di notte. L’utilizzo degli spazi è stato determinante per il successo dell’evento. In una sala al primo piano gli artisti potevano esibirsi nelle condizioni ideali di silenzio e raccoglimento, create da un pubblico emotivamente trascinato nel dialogo intimo fra musica, colori e vibrazioni quasi viscerali. Performances come queste, in fondo, sono godibili solo così: “bisogna porsi come corpi vuoti” sostiene Luca, un ragazzo dello staff che cerca di spiegarmi il giusto approccio ad un’opera culturale che a me pare non passibile di interpretazione personale. “ La soggettività, in realtà, è decisamente compromessa - sostiene Laura, una spettatrice - proprio perchè i canali della comunicazione sono i suoni ed i colori, i linguaggi dell’anima per eccellenza “. Nel giardino interno del Palazzo chiunque poteva godere, grazie alla proiezione di ciò che avveniva al piano superiore, dello stesso spettacolo e delle stesse sonorità che, leggermente soffocate, parevano uscire dalle pareti. Il volume basso della musica consentiva di conversare liberamente e rinfrescarsi con una birra. In questo modo si è garantito il buon esito di un evento mondano dal sapore culturale ed il pieno rispetto per gli spazi e le esigenze dell’evento più prettamente artistico. “Questa edizione di NODE - si può leggere sul sito omonimo - vuole essere il primo passo di un percorso di ricerca artistica rivolto alla città, augurandoci che NODE diventi un appuntamento fisso ed un punto di riferimento nel panorama internazionale”

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