mercoledì 8 settembre 2010

il potere della logica

nei locali dell'azienda vibrava un'eccitata confusione. imbarazzante, come tutte le volte che un gruppo di esseri umani si comporta in modo bizzarro perchè vittima di un'allucinazione collettiva indotta dalla noia quotidiana.
i dipendenti sedevano dritti sulle loro sedie. l'udito e le pupille tesi, a captare notizie e movimenti: uno dei responsabili dell'azienda aveva assunto una nuova segretaria.

per rispondere alla definizione di segretaria, l'individuo umano doveva portare, elegantemente, certe caratteristiche imprescindibili: essere femmina, essere sessualmente attraente e allo stesso tempo percettibilmente denutrita, secondo gli ultimi comandamenti della moda...

per meritare l'incarico il direttore aveva il dovere morale di assumere una ragazza che suscitasse in lui un latente interesse erotico.

tutto procedeva secondo le rassicuranti convenzioni aziendali.
poi qualcosa si inceppò: dopo un mese dall'assunzione della segretaria, - che peraltro sapeva fare la segretaria, rivelandosi una noiosa delusione per gli altri dipendenti, - il responsabile sosteneva di non intrattenere nessun flirt con la ragazza.

perchè?
cioè, perchè mai? eh? importanti dirupi di raziocinio impedivano di raggiungere una spiegazione.

lei non poteva che desiderar di cadere fra le braccia di un uomo potente
quanto a lui: a cosa serve una giovane segretaria se non ci scopi?

la situazione continuava a sfuggire alla logica.
i dipendenti della ditta si dividevano in due gruppi d'opinione nel sostenere, nel primo caso, che il capo mentiva per non mettere a repentaglio il suo matrimonio; nel secondo, che fra i due non c'era stato il minimo contatto fisico.
i due fronti, curiosamente, si distinguevano nettamente tra donne, che difendevano la causa della frottola benigna, e uomini che si appellavano a un infallibile meccanismo logico.

franco e sergio cercarono di spiegarlo a maria cinzia, la cuoca della mensa aziendale:
a cosa serve scopare con la giovane segretaria se non lo racconti?

1 commento:

Giovanna ha detto...

Nel sesso, metá del piacere è parlarne, a meno che non si percepisca un livello di intimità tale da non voler condividere con nessuno...
Quindi aggiungerei un'altra opzione: il direttore si è follemente innamorato della segretaria, trovandola attraente e (incredibile!) competente allo stesso tempo. Da una donna non si sa mai cosa aspettarsi...
Oppure gli uomini hanno ragione, e i due non sono andati oltre la stretta di mano. In tal caso si avrebbe la prova definitiva del fatto che il direttore, una volta resosi conto delle abilità intellettive della segretaria, l'abbia estromessa, nel suo campo percettivo, dal genere femminile. Una donna bella e intelligente è una contraddizione, e forse non è nemmeno da considerarsi donna, lo dice anche la TV! A cosa serve allenare il cervello se puoi avere ció che vuoi con il corpo?