sabato 26 giugno 2010

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lamore è una questione di specchi?

riflettersi in un altro e riconoscer te stesso?

specchiarsi negli occhi altrui e vederti bello?

è quello lamore?

ovvero è un genere damore?



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7 commenti:

Anonimo ha detto...

No, si chiama narcisismo ed è una brutta malattia...

Anonimo ha detto...

interessante. parliamone!

io mi guardo riflessa in uno specchio e mi vedo bella.
narcisismo.

ok

tu incontri una persona, ti piace. ma ti piace proprio... in qualche modo trovi che ti somigli... altrimenti non ti piacerebbe così tanto. un po' come quando si dice: anime gemelle. tu ti riconosci in quella persona, che si riconosce in te.
te ne innamori, la ami. si innamora di te, ti ama. sentirti amato, vederti amato nei suoi occhi ti rende ancora migliore. ti fa sentire ancora più bello. degno d'amore insomma.

le altre persone son degli specchi.
ecco l'esempio contrario. se qualcuno ti disprezza. se molti di disprezzano... non puoi che sentirti brutto, o comunque non bello. e a quel punto... non c'è narcisismo che tenga: puoi anche rifletterti nello specchio che dicevamo prima... ti restituirà l'immagine che gli altri ti hanno comunicato di te: non sei bello. vedi i tuoi difetti. fatichi ad amarti per quello che sei...

naturalmente il mio "discorso" non si riferiva ad una mera questione estetica.
la bellezza che intendo io è una bellezza completa di fuori e dentri, di un tutto umano, di un'idea dell'altro e di sè...

otto

Anonimo ha detto...

Direi che il problema non è estetico. Credo che stia nel fatto di avere bisogno di specchiarsi "bene" negli occhi di altri per potersi vedere belli e sentirsi degni d'amore. Sempre che sia il tuo caso... si parla anche così, in generale.
L'espressione "anima gemella", poi, significa davvero che la persona giusta dev'essere uguale a te?
Che te ne fai di qualcuno uguale a te? Non hai già te stessa? Non è più stimolante, utile e bello amare il diverso da sé?
Tante domande e poche risposte stavolta...

Anonimo1

Anonimo ha detto...

Io credo piuttosto in sentori, in alchimie e come dice Otto “nel riflettersi in un altro e riconoscere te stessa”.

Penso che la chiave sia il “riconoscersi”..
è il senso di appartenenza, il sentire una sensibilità come la tua.. quindi riconoscere te stesso semplicemente guardando negli occhi l’altra persona.

Non credo sia una questione di essere uguali in tutto, anzi.. magari questa alchimia la trovi con una persona che pensa in modo diverso da te e che fa delle cose diverse da te ecc.. ma c’è quel “qualcosa” di fondo che lega, quella magia che può scattare giorno per giorno o anche dopo un’ora che si parla e, secondo me, sta proprio nel riconoscersi..

Senza sentirsi più bello o più brutto, è soltanto guardare l’altra persona e sentirsi a casa.

Anonimo ha detto...

Sul riconoscersi in questo senso sono assolutamente d'accordo: qualcosa, un legame profondo, non tutto uguale però. Sentirsi a casa, cioè avvertire qualcosa di familiare: questo sì. Ma sentire parlare di specchio mi ha fatto invece pensare al narcisismo... che è ben altro e mi fa anche paura!
Di sentirmi a casa invece avrei proprio voglia...

Anomimo1

8 ha detto...

ciao amici anonimi, stavo per disperarmi per non essere intervenuta nel blog così a lungo. ma ora ne sono ben felice..

belle riflessioni.

le mie poche frasi sono state degnamente completate dalle vostre analisi..

:)

Anonimo ha detto...

La ringrazio per Blog intiresny